Storia

Dall'idea di monitoraggio alla campagna di crowdfunding

Ricostruzione Trasparente è un progetto di onData, associazione di promozione sociale per la trasparenza e la diffusione della cultura dei dati, sostenuto e promosso da ActionAid Italia.

Il primo passo

Subito dopo il terremoto Ondata si è unita ad una coalizione di organizzazioni che hanno chiesto al Commissario Errani e alla Protezione Civile un impegno concreto sul fronte della trasparenza, dell’accesso ai dati e per una efficace partecipazione dei cittadini. Ondata ed ActionAid sono state tra le sostenitrici di TerremotoCentroItalia, piattaforma che ha valorizzato il contributo dei cittadini durante il sisma in Centro Italia.

Dall’idea al bando su Produzioni dal Basso

Sapendo che tanto si può fare con l’iniziativa individuale di informazione dal basso, nasce l’idea di realizzare una piattaforma di monitoraggio sui fondi della Ricostruzione dopo il sisma nel Centro Italia.
C’è un bando per fare un crowdfunding su Produzioni dal Basso co-finanziato da Banca Etica. Che si fa? Tra mille incertezze si decide di partecipare al bando con un obiettivo del crowdfunding di 15.000 €.
Si decide a maggioranza assoluta per chiamare il progetto Ricostruzione Trasparente (alternativa a Ricostruzione POP).

La collaborazione con TCI (Terremoto Centro Italia)

Ricostruzione Trasparente si è sviluppato come un progetto parallelo a Terremotocentroitalia.info. Entrambe le iniziative hanno in comune i soggetti promotori e coloro che, come attivisti, contribuiscono alla loro realizzazione.
I progetti hanno un focus diverso: Terremotocentroitalia si concentra nel dare risposte, in particolare durante la fase di emergenza, raccogliendo i contributi da parte dei cittadini, Ricostruzione Trasparente ha come focus la raccolta dei dati sui finanziamenti alla ricostruzione e la loro messa in relazione per garantire, attraverso l’azione monitorante dei cittadini, una efficace azione di monitoraggio.

Il crowdfunding e lo sviluppo

Il 6/12/2016 Ricostruzione Trasparente viene ammesso tra i progetti in crowdfunding su Produzioni dal basso e co-finanziati da Banca Etica.
Il 21/12/2016 parte la campagna di crowdfunding che si chiude il 15/02/2017. Ci ha permesso di raccogliere € 17.268 grazie al sostegno di 209 sostenitrici e sostenitori ai quali si vanno aggiunti tre gold donor (Action Aid, Wikimedia Italia, Banca Etica). Qui trovi in dettaglio le informazioni sull’esito della raccolta fondi.
Il progetto viene sviluppato a partire da marzo 2017.

Testimonianze

  • Mi trovavo negli Stati Uniti quando le prime scosse hanno cominciato a devastare il centro Italia. Faccio il mio ingresso in un caffè di New Orleans e butto l’occhio sul primo dei quattro monitor costantemente accesi, fissati in alto, agli angoli delle pareti. Il tempo di riconoscere quella sagoma, la nostra penisola, la scritta CNN, breaking news, e arriva il cameriere con il menù. Ci chiede se siamo italiani, dice che è dispiaciutissimo “per quello che sta accadendo”. E io non ho neanche il coraggio di chiedergli cosa, anche se ormai, comincio a intuire. Il senso d’impotenza prima, e di rabbia poi, unito a quel dolore muto che conosciamo tutti così bene. Il terremoto, l’avevamo già sperimentato solo pochi anni prima a L’Aquila, ed è stato un orrendo déjà-vu. Per me ricostruzione trasparente è stato sin da subito sinonimo di riscatto. Io faccio video, sono una giornalista, e non sono certo una smanettona. Grazie agli “opendatari” in questi anni ho imparato che tutti possono contribuire, e che tutto si può fare. A partire dai membri dell’associazione Ondata, di cui anch’io con orgoglio faccio parte. Tra i grazie vorrei fare una menzione speciale a tutti i Dataninja, e un’altra specialissima a Lorenzo Perone, senza la cui incredibile determinazione e costante impegno Ricostruzione Trasparente non avrebbe mai visto la luce. Io non ho fatto granché, ho solo creduto fortemente che ce la potevamo fare, e poi il crowdfunding l’ha confermato. E così, oggi, abbiamo uno strumento per controllare che tutto fili liscio, che nessuna mafia, nessun amministratore truffaldino, nessuna mazzetta possano nuovamente mettere a repentaglio la vita delle persone. Monitoraggio Civico. E Ricostruzione Trasparente non è altro che questo in fin dei conti. Se ci pensate un secondo, è sconcertante la potenza - e il potenziale - di un’azione così banale.

    Elena Iannone
  • Che rumore fa la ricostruzione? All'Aquila è un rumore di gru che si spostano, di martelli che battono, di pennelli che imbiancano, di mattoni che vengono trasportati da una via all'altra. Sono qui per la prima volta e mi guardo attorno cercando di immaginare il prima e il subito dopo terremoto. Mi raccontano che il volto di questa città cambia ogni giorno, un palazzo inagibile oggi viene aperto una settimana dopo, un luogo sicuro può invece divenire pericolante causa nuovi crolli e c’è bisogno di metterlo in sicurezza il prima possibile. E intanto gli operai - 4 mila quelli a lavoro nel capoluogo abruzzese - continuano instancabili a demolire, spostare macerie, ricostruire. La ricostruzione oggi all'Aquila si sente e si vede. Ma a otto anni dal terremoto che ha colpito la città, questo cantiere pulsante racconta solo quello che è successo dopo lo stanziamento di fondi pubblici che stanno permettendo alla città di rivivere. Il 25 agosto 2016, il giorno dopo il sisma che ha colpito il Centro Italia - il primo di una serie di lunghe e terribili scosse - sono stata coinvolta da un gruppo di hacker civici nella realizzazione di terremotocentrotalia.info, un progetto nato per condividere informazioni utili e verificate sul sisma. Per mesi abbiamo monitorato le esigenze della popolazione, messo insieme domande e offerte di aiuto, monitorando messaggi che arrivano ancora oggi tramite un gruppo Facebook e le testimonianze dal vivo raccolte da volontari di organizzazioni che lavorano nelle zone colpite. Questa vicinanza emotiva data dagli strumenti digitali con cui abbiamo coordinato il lavoro mi ha fatto sempre di più interessare al post-emergenza. Che città ritroveranno gli sfollati quando sarà dato loro il permesso di rientrare? Come potranno sapere chi e con quali soldi ricostruirà le loro case, i loro centri storici, le loro stalle? Abito a Roma e le scosse più forti le abbiamo sentite anche noi. Nessun danno ma una percezione chiara di quello che stava accadendo a centinaia di chilometri distanza. Come possiamo continuare a “percepire”, a non perdere di vista “il dopo”? La risposta è stata Ricostruzione Trasparente. Mi hanno chiesto: “Ci aiuti per il crowdfunding”? Ho detto sì perché sapevo che le persone dietro questo progetto avevano tutti gli strumenti per realizzare una piattaforma in grado di farci “sentire il rumore della ricostruzione”. Più di 200 persone hanno fatto una donazione. Anche persone molto distanti dai luoghi colpiti. La trasparenza è un bene pubblico e fa un bel rumore.

    Donata Columbro
  • Ho trascorso ormai più di metà della mia vita a Bologna ma, in fondo, continuo a considerarmi ascolano. Vedere posti che ho conosciuto, amato e vissuto durante la mia infanzia distrutti dal sisma del 24 Agosto 2016, mi ha generato una impellente ansia di fare qualcosa di utile. Ho avuto una famiglia di amici che esasperati dalle scosse continue si sono trasferiti a vivere con noi per qualche tempo. La nostra casa di Ascoli ha una fessura in un muro esterno in cui si può infilare un braccio e non è più agibile, ma credo di non poter neanche lontanamente provare il disagio e la sofferenza di chi, in qualche secondo, ha visto sbriciolarsi la propria vita. Non ho avuto la possibilità di aiutare, sul posto, durante la fase di emergenza. Ho iniziato a pensare se c’era qualcosa di utile da fare dopo, così è nata l’idea di Ricostruzione Trasparente. Ho messo assieme le esperienze di tanti progetti che conoscevo: AlboPOP, Monithon, Terremotocentritalia, ed ho iniziato a pensare ad un progetto di monitoraggio dei fondi della ricostruzione da iniziare a costruire prima che questa iniziasse. La storia si sarebbe potuta fermare li. Avere un’idea, anche buona, è una condizione molto distante dal realizzarla. Ho un cassetto pieno di idee che rimarranno lì, abbandonate, per la mia incapacità di trasformarle in qualcosa di concreto. Questa volta è andata diversamente, penso che la responsabilità vada alle persone che hanno creato onData, realizzando uno spazio in cui poter dire: che ne pensate di questa idea? Secondo voi è possibile realizzarla? Come? Le risposte sono arrivate, abbiamo fatto una campagna di crowdfunding superando l’obiettivo. È nata una piccola comunità attorno al progetto ed abbiamo iniziato a realizzarlo. Sono tanti i ricordi belli e importanti che lego a Ricostruzione Trasparente, molte le delusioni per le cose che non sono riuscito a realizzare o che potevo fare meglio. Se devo scegliere un solo momento da fissare nella memoria, scelgo il momento in cui Allegra, che ha adottato il nostro progetto dopo la campagna di crowdfunding, presa nell'enfasi di un discorso (pubblico) ha detto: “perché, noi, di Ricostruzione Trasparente”. Allegra non appartiene ad onData, in quel momento ho capito che Ricostruzione Trasparente poteva essere il progetto di chiunque volesse mettersi in gioco per realizzarlo. È stata una cosa bellissima!

    Lorenzo Perone
Alessio CimarelliStoria